Si tratta di una debole nebulosa ad emissione situata all’interno della costellazione di cassiopea , ma la vera particolarità si trova al suo interno , la nebulosa “calamaro” (squid nebula) , una gigantesca bolla di ossigeno doppiamente ionizzato che si estende per una superficie equivalente nel nostro cielo notturno a tre lune piene , scoperta nel 2011 dall’astrofotografo francese Nicolas Outters , che da appunto il nome al catalogo in cui è inserito questo oggetto astronomico, la forma bipolare e la colorazione azzurra indica appunto la composizione di ossigeno doppiamente ionizzato , cioè la forma di ossigeno più antica presente nell’universo , il calamaro cosmico rappresenterebbe uno spettacolare deflusso di materiale guidato da un triplice sistema di stelle calde e massicce, catalogato come HR 8119 . La nebulosa calamaro veramente gigante avrebbe fisicamente un diametro di oltre 50 anni luce.
Dati di scatto : Germagnano 11/ 28/29 agosto 2024 . Tempo totale di integrazione 20 ore , pose da 30″e 90″con filtro Optolong L-pro , pose da 420″ con L-Enhance, Telescopio Celestron RASA 8″ 400 mm F2 , su montatura Skywatcher eq6-r pro ,camera di ripresa Zwo Asi 294 mc pro, pose guidate con telescopio guida 60/240 camera guida zwo asi 120 mini ,acquisizione con zwo asiair pro , auto focus zwo eaf, postproduzione in rgb e Hubble palette con sw. pixinsight.