
La raggiera del cratere Copernico si estende fino a 800 km nel mare circostante, sovrapponendosi alla raggiera dei crateri Aristarco e Keplero. I raggi sono meno distinti di quelli, lunghi e lineari, del cratere Tycho, ed anzi a tratti sembrano nebulosi o a forma di piuma. In numerose locazioni i raggi piegano ad angolo, invece di proseguire diritti. Vi è un cospicuo sistema di crateri secondari, come già descritto da Cassini nel 1680. Alcuni di questi crateri secondari formano catene sinuose tra il materiale espulso nella raggiera.